Recentemente, più di qualcuno chi ha chiesto: “che fine ha fatto la blockchain Telegram Open Network?”. Una bellissima domanda a cui vogliamo dare una risposta con un post dedicato.
Ma prima di continuare, è importante fare questa precisazione, il progetto si è sempre chiamato The Open Network, ma per qualche strano motivo e di traduzioni per un periodo è stato identificato come Telegram Open Network.
Per chi ci segue da diversi anni, sa benissimo che spesso preferiamo rispondere alla domande raccolte all’interno della nostra comunità realizzando dei post dedicati. Quindi anche in questo caso, non poteva mancare un altro post dedicato a questo argomento.
Recap veloce
Vediamo di scoprire insieme come stanno le cose oggi e se dopo 4 anni il progetto è ancora vivo, ma anche vegeto. Questo perché, sin dalla nascita, la blockchain Telegram Open Network ha avuto dei piccoli problemi. In alcuni casi si potrebbe dire che ha avuto dei grossissimi problemi che hanno rallentato persino lo sviluppo e il miglioramento della l’ecosistema che gira introno all’applicazione Telegram.
Ufficialmente la blockchain Telegram Open Network, oggi riconosciuta come The Open Network, inizialmente fu ideata e progettata dai fondatori dell’app di messaggistica istantanea Telegram, Pavel e Nikolai Durov, nel lontano 2017. Fu un pochino una sorpresa e i lavori iniziali furono fatti molto sottotraccia.
Nell’intervallo che va dal 2017 al 2019, ci sono stati successi e soprattutto tantissime come che non andavano bene e che in seguito hanno poi bloccato l’ascesa della blockchain TON e dei suoi servizi. Non solo, a questi si sono aggiunti anche vari inghippi burocratici e legali che hanno portato in seguito il progetto iniziale ad essere diviso in due blocchi o meglio in due progetti indipendenti: Everscale e The Open Network (riconosciuto più semplicemente con TON).
Indice
Che fine ha fatto la blockchain il progetto iniziale?
Partiamo con il dire, che la creazione della blockchain The Open Network ha avuto sin da subito degli obbiettivi molto grandiosi. Infatti, essa non doveva essere solo una semplice blockchain, anzi doveva essere la blockchain di quarta generazione, di gran lunga più utilizzata al mondo, grazie ai suoi costi bassi e della sua velocità nelle transazioni, ma anche Open Source. Non solo, questa blockchain avrebbe offerto agli utilizzatori diversi servizi e sistemi utili come: TON Proxy, TON Storage e TON Sites.
Queste premesse e informazioni, hanno permesso al progetto TON di attirare molta attenzione su di se, riuscendo a raccogliere quasi 1,7 miliardi di dollari dagli investitori sparsi in giro per il mondo. Per dire, solo la prima pre-ICO aveva generato incassi per 850 milioni di dollari.
Ed ecco che a questo punto arriva la batosta. Un pochino come un fulmine a ciel sereno, un pochino la sensazione che qualcosa non sarebbe andato a buon fine, ecco che arriva la decisione della SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, che nel mese di Ottobre del 2019 a poche settimane dal lancio ha bloccato tutto.
Tra un incontro a distanza e a suon di carte bollate, ecco che dopo nove mesi di causa in tribunale, i fratelli Durov prendono la deciso di abbandonare il progetto e si è accordato con la SEC per il pagando una sanzione di 18,5 milioni di dollari.
Da questa battaglia legale ne è risultato che non ci sono stati ne vincitori, ne vinti. Almeno dal nostro punto di vista è così. Anzi l’unica a perdere da tutto questo è stata l’app Telegram e gli utenti che si aspettavano di vedere un’evoluzione dell’applicazione sia dal punto di vista della crescita degli utenti e anche delle nuove funzionalità, alcune anticipate e mai arrivate se non dopo lo stop allo sviluppo della blockchain. Vedesi l’implementazione delle videochiamate di gruppo. Però, dall’altra parte ha vinto la comunità e il fare squadra nonostante le difficoltà. Ed è così che è nata poi la Free TON Community.
Poi all’improvviso e con una mossa a sorpresa, se così possiamo definirla, ecco che il mese scorso Pavel Durov ha comunicato al mondo che il progetto era rimasto in piedi grazie alla grande comunità che lo segue fin dal 2018 e stava partecipando allo sviluppo della blockchain. Progetto che nel tempo ha cambiato nome identificandosi solo come TON (la blockchain) e Toncoin (la cryptovaluta).
Le parole di Pavel Durov:
“Dopo quattro anni di sangue, sudore, lacrime e sviluppo attivo da parte di alcuni dei più brillanti talenti ingegneristici del mondo, siamo finalmente all’apice di qualcosa di grande. Qualcosa che è sfuggito a tutti gli altri, anche se hanno raggiunto altezze incalcolabili, successi e valutazioni da un trilione di dollari. L’adozione di massa”
Va detto che Pavel Durov ha ragione, perché in questi anni la community di TON ha mantenuto vivo il progetto di Telegram nonostante tutto e nonostante la divisione che ha portato di fatto ad avere oggi due progetti ben distinti. Rendendo di fatto giustizia a quelle che furono le premesse iniziali nel realizzare una blockchain diversa dalle altre.
Quale sarà il futuro della blockchain TON?
Questa è una bella domanda, a cui non possiamo darvi una risposta. Non perché non lo vogliamo oppure perché non vogliamo sbilanciarci, ma sarebbero solo delle ipotesi. Sicuramente oggi sulla carta abbiamo Everscale, che è molto più avanti con lo sviluppo e con le risorse messe a disposizione. Dall’altra parte abbiamo TON e le sua comunità composta da circa 1 milione di persone (dato ancora da confermare ufficialmente) che ha creduto fin dall’inizio al progetto e ha continuato a svilupparsi, ma che è sicuramente molto più indietro da alcuni punti di vista rispetto a Evercale.
Quindi è difficile fare una stima di quello che succederà nel prossimo futuro, ma siamo sicuri che la Free TON Community farà grandi cose e rispetterà la propria Road Maps, implementando e aggiungendo nuovi pezzi. Infatti, mentre stavamo raccogliendo le informazioni necessarie per questo post, nel canale ufficiale del progetto veniva annunciato che il TON JavaScript SDK TonWeb ha ricevuto un ulteriore miglioramento. Poi all’interno del canale in questi primi due mesi dell’anno sono stati pubblicati diversi obbiettivi raggiunti.
Stessa cosa si può dire anche del progetto Everscale, che in questi primi due mesi del 2022, ha lanciato e annunciato diverse novità attraverso il proprio canale Telegram.
Toncoin o Ton Crystal?
Pure questa è una bella domanda.
La risposta in questo caso è: dipende da quale parte ci si vuole schierare. Infatti, da una parte abbiamo la cryptovaluta Toncoin collegata al progetto TON, mentre dall’altra parte abbiamo TON Crystal che sta cambiando nome e sta per diventare EVER (Eversale).
Quindi in questo caso noi non ci sbilanciamo, vi invitiamo solo ad iscrivervi ai rispettivi canali Telegram e seguire le novità pubblicate nei due siti ufficiali.
Cosa aspettarci entro la fine dell’anno?
Secondo la comunità i prossimi step saranno rappresentati dal lancio del servizio DNS di TON, un ingrediente chiave che consentirà agli utenti di navigare più facilmente nella sua blockchain. Così come l’implementazione di TON Proxy e TON Payments. Questi tre servizi sono essenziali e fondamentali per l’evoluzione della blockchain The Open Network ed è per questo che secondo molti esperti del settore il 2022 sarà l’anno della definitiva consacrazione di questa blockchain che dovrebbe sorprendere per la sua velocità e scalabilità. Chissà se sarà così?
Conclusione
Per il momento questo è tutto. Sicuramente questo non sarà l’ultimo post di quest’anno dedicato a TON e Toncoin, noi continueremo a seguire da vicino gli sviluppi e quelle che saranno le novità.
Noi come al solito, vi aspettiamo sul nostro canale ufficiale su Telegram, ma anche nel supergruppo InsideTelegramLab e nel canale InsiDevCode. Invece se volete farvi due chiacchierate solo su questo argomento e restare aggiornati su molti più dettagli dal mondo TON e Toncoin, potete iscrivervi anche al gruppo Telegram Open Gram Italia,
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