Il Belgio assume un ruolo centrale nel controllo dei contenuti su Telegram per tutta l’Unione Europea. Il BIPT (l’Istituto belga per le poste e le telecomunicazioni) è stato infatti nominato autorità di vigilanza per l’app di messaggistica, in seguito al suo recente trasferimento della sede legale a Bruxelles, imposto dal Digital Services Act (DSA).

Maggiori poteri di controllo per le autorità europee

Questa nomina rappresenta un passo importante per rafforzare la supervisione dei contenuti online e la tutela degli utenti in Europa. In base al Digital Services Act (DSA), le piattaforme digitali come Telegram sono ora obbligate a designare un rappresentante legale all’interno dell’UE e a rispettare norme più rigorose sulla moderazione dei contenuti.

Come funziona la vigilanza del BIPT

Il BIPT avrà la facoltà di ricevere e gestire le segnalazioni di contenuti illegali o dannosi presenti su Telegram da parte di cittadini e organizzazioni di tutta Europa. In caso di mancato rispetto da parte della piattaforma, il BIPT potrà adottare sanzioni, tra cui multe e persino il blocco dell’accesso al servizio.

Un passo avanti per la sicurezza online in Europa

L’assegnazione del ruolo di vigilanza al BIPT per Telegram è vista come un passo positivo per la sicurezza online in Europa. L’app, infatti, è stata spesso utilizzata per diffondere contenuti estremisti, incitamento all’odio e materiale illegale.

Con il DSA e la nomina del BIPT come autorità di vigilanza, le autorità europee avranno finalmente gli strumenti necessari per contrastare la diffusione di contenuti dannosi su Telegram e per tutelare i cittadini“, ha commentato Mathias Vermeulen, consulente dell’agenzia per la sicurezza e la privacy digitale Awo.

Cosa significa per gli utenti

Per gli utenti di Telegram in Europa, questo cambiamento significa che avranno un canale diretto per segnalare contenuti illegali o inappropriati alla piattaforma e per richiedere che vengano rimossi.
Supponiamo che qualcuno nei Paesi Bassi o in un altro Stato membro inciti alla violenza contro una sinagoga o una moschea e che si scopra che Telegram non ha fatto nulla, in quel caso si potrà presentare un reclamo al Bipt“, ha commentato Mathias Vermeulen di Awo, un’organizzazione per la sicurezza e la privacy digitale. “Questo principio si applicherà a tutte le persone o istituzioni tra Lisbona e Helsinki che identificheranno la presenza di contenuti illegali su Telegram“, aggiunge Vermeulen.

Inoltre, la vigilanza del BIPT dovrebbe contribuire a ridurre la presenza di tali contenuti sulla piattaforma, rendendo Telegram un ambiente più sicuro per tutti gli utenti.

Conclusione

Per il momento questo è tutto. Attendiamo le vostre impressioni nei commenti qui sotto.

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4 risposte

  1. buon giorno è possibile domandare informazione su contenuti o canali telegram e/o eventualmente fare segnalazioni?

    1. Ciao Andrea, come scritto nell’articolo il BIPT avrà la facoltà di ricevere e gestire le segnalazioni di contenuti illegali o dannosi presenti su Telegram.
      Questo significa che non potrei domandare informazioni sui contenuti dei canali Telegram, a solo segnalare quelli che sono i canali o i gruppi, che hai trovato e che hai segnalato al sistema Telegram come dannosi e che il team Telegram non ha provveduto a prendere dei provvedimenti a riguardo.

      Es: trovi un canale che pubblica contenuti che non sono secondo te utili per gli utenti, ma sono dannose. questo canale hai provato a segnalarlo in vari modi a Telegram attraverso abuse@telegram.org e stopCA@telegram.org. Loro non sono mai intervenuti. Allora prendi il link di quel canale e fai una segnalazione a BIPT. Solo in questo caso loro possono intervenire e cercheranno di contattare il team Telegram per risolvere il problema.

    1. Ciao Andrea, come ben sai Telegram non fornisce mai i contatti e i dettagli di chi usa l’app. Tranne in casi del tutto super mega eccezionali e quando dei giudici con tanto di richiesta scritta e convalidata l’hanno fatta. Quindi se te domani contatti la BIPT per farti dare i numeri di chi sta in un canale o in un gruppo, BIPT molto probabilmente ti risponderà con una domanda del tipo “chi sei un giudice? hai un mandato? hai delle prove?”. Perché eventualmente solo così BIPT potrà poi fare leva su Telegram per far tirare fuori questi dati.

      Vorrei ricordarti che gli organi Russi hanno provato in tutti i modi ad avere i dati di alcuni utenti e Telegram ha risposto di no. Quindi hanno cercato di bloccarlo qualche anno fa:
      https://insidetelegram.eu/2018/04/17/telegram-viene-bloccato-in-russia/

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