Non ci si può più nascondere dietro a un dito o dietro a dei stickers, perché a quanto pare questa volta è scesa in campo persino la SEC (Securities and Exchange Commission). Per chi non lo sapesse, la SEC è l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, analogo all’italiana Consob.

Telegram Open Network-TON-telegram coin

Infatti, stando al loro documento, i fratelli Durov hanno messo su in piedi ben due società Telegram Group Inc e TON Issuer Inс, registrate giuridicamente alle Isole Vergini. Lo stesso documento racconta che la raccolta di denaro verrà utilizzato “per lo sviluppo della piattaforma TON Blockchain, lo sviluppo e la manutenzione di Telegram Messenger e altri scopi.” Non solo, la SEC ci fa capire dal suo documento è un “accordo di pre-acquisto di criptovaluta” e che il deposito è firmato dal CEO di Telegram in persona, cioè il Sig. Pavel Durov.

Quindi la Securities and Exchange Commission ha confermato le voci di corridoio delle ultime settimane sulla pre-ICO di Telegram in cui si diceva che avessero già raccolto i primi 850.000.000 di dollari americani. Non solo adesso sappiamo che sono ben 81 gli investitori che hanno partecipato a questa pre-ICO di Telegram.

A questo punto si può dire che il tam, tam generato in rete ha fatto crescere l’interesse degli investitori e ha fatto si che la domanda sia maggiore dell’offerta iniziale. Infatti se vi ricordate, neanche un mese fa si stava parlando della presunta intenzione di lanciare una pre-ICO per raccogliere almeno 500 milioni di dollari, non male come risultato finale.

Ovviamente da quando si è sparsa la notizia, di Pavel Durov neanche l’ombra e non risponde come al solito a nessuno, ci credo se questi sono i numeri della prevendita e questi sono i dati, ufficialmente la pre-ICO di Telegram è la più grande fino ad oggi, battendo di fatto Tezos, Filecoin, EOS (ongoing) e tante altre criptovalute:

la pre-ico di telegram è tra le migliori 10
Credit Images: https://techcrunch.com/2018/02/16/telegram-ico-850-million/

Si può dire che la pre-ICO o la vendita in questione rappresenta il primo investimento esterno ricevuto dal progetto Telegram fino ad oggi, visto che dal 2013 è sempre stato autofinanziato dai fratelli Pavel e Nikolai Durov.

Stando poi a quanto affermato da Quartz Media e riportato poi da TechCrunch alcuni degli investitori che hanno partecipato alla pre-vendita si stanno attrezzando oppure hanno già iniziato a vendere la loro parte di token per il doppio del prezzo, mentre altri con molta più prudenza aspettano che il tutto venga confermato dai fratelli Durov in persona prima di agire sul mercato sono rimasti lontani dalla vendita per prudenza.

Sempre secondo le affermazioni di Quartz Media, che dichiara di aver ricevuto una e-mail riguardante questa prima pre-vendita “i primi investitori stanno vendendo grossi blocchi delle loro allocazioni per milioni di dollari. Una tranche di 5,3 milioni di token GRAM costava 0,60 di centesimi di dollaro per un token, mettendo il prezzo totale, comprensivo delle commissioni per la transazione, a 3,2 milioni di dollari. Un’altra tranche della stessa dimensione, da un venditore separato, è stata offerta a 0,57 centesimi di dollaro, con un prezzo di 3 milioni di dollari.”

La mail in questione, pare esser stata inviata a Quartz Media da un broker di un venture capitalist negli Stati Uniti.

Ritornando a cose più serie e stando a quando riportanto anche nel documeto della SEC, il capitare raccolta da questa pre-ICO di Telegram ha lo scopo di accellelare e migliorare lo sviluppo non solo dell’applicazione Telegram, ma anche del suo ecosustema:

Conclusione:

Diciamo che se fino ad oggi, la piattaforma TON, la criptovaluta Gram e la pre-ICO di Telegram erano cose che si nascondevano dietro a mezze frasi e sticker pack di vario tipo, con questo documento abbiamo la certezza che ben 81 investitori hanno ricaricato le casse di Telegram o meglio delle due società Telegram Group Inc e TON Issuer Inс con la bellezza di 850 milioni di dollari.

Non solo pare che tra questi primi 81 investitori ci sia un certo Roman Abramovich che avrebbe investito 300 milioni di dollari. Però come al solito sono voci di corridoi e questo non lo possiamo sapere con certezza, ma sicuramente i dati a questo punto non tarderanno ad arrivare.

Sicuramente c’è da dire, che se lo cose stanno in questo modo e i dati riportati da Quartz Media sono reali, coloro che pensavano di portarsi a casa con qualche centinaio di euro diversi token o fare un bel portafoglio carico di GRAM molto probabilmente potrà dire adio a tutto ciò. D’altronde viviamo in una società che ad oggi è impazzita per le criptovalute e quindi ormai tutti quanti vorrebbero avere qualche monetina virtuale messa la da parte.

Noi ci fermiamo qui, prima di chiudere questo post vi segnaliamo il link al documento rilasciato dalla SEC  (se il link si rompe o il documento sparisce, segnalatecelo) e adesso a voi la parola, che cosa ne pensate di questa cosa, che cosa ne pensate di questa scelta e che cosa vi aspettate in futuro? Oltre alla criptovaluta, che cosa vi aspettate di trovare nel Telegram del 2018?  Lasciateci le risposte e le vostre impressioni nei commenti qui sotto.

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