Stalking con Telegram: Si o No?
Questa è la domanda a cui vorrei rispondere oggi, soprattutto perché in tanti mi hanno taggato sui social oppure mi hanno scritto su Telegram dopo aver visto il video odierno di Matteo Flora. Quindi cerco di lasciare una traccia in rete e una risposta generale a tutti coloro che mi hanno chiesto che cosa ne pensavo di quello che diceva Matteo.
Prima cosa importante!
- Il mio articolo e post, non è una risposta a Matteo Flora. Anzi è un reminder ad un argomento trattato all’interno di queste pagine, ma anche in qualche evento pubblico.
- Conosco Matteo Flora, condivido il 95% delle cose che lui dice e condivido il 100% dei contenuti che lui pubblica sui social, tra cui anche i contenuti che pubblica nel suo canale Telegram. Quindi non sono né alla ricerca di visibilità, né tanto meno voglio criticarlo inutilmente.
- Ultimo punto, non voglio vedere orde di leoni da tastiera sotto questo post e tanto meno sotto il video di Matteo, in cui viene attaccato gratuitamente.
Bene fatta questa introduzione e precisazione, andiamo a vedere quello che è successo e soprattutto vediamo se riesco a dare una risposta utile a tutti alla domanda che è anche il titolo di questo post: Stalking con Telegram: Si o No?
Però come prima cosa, vediamo da dove è iniziato tutto, quindi partiamo da questa domanda:
Cosa sono i gruppi geo localizzati?
Come da abitudine e per chi mi conosce, preferisco spiegare le cose punto per punto.
Quindi per chi non lo sapesse i gruppi geolocalizzati o le geochat sono nate con la versione 5.8 di Telegram rilasciata nel mese di Giugno 2019. Questa funzione aveva e ha lo scopo di offrire la possibilità alle persone di realizzare un gruppo disponibile solo in una determinata posizione sulla mappa e solo se sei un cittadino di quel determinato Stato.
Certamente lo scopo non è solo quello di realizzare un gruppo localizzato in un determinato punto di una città o di uno Stato, ma bensì di dare la possibilità a chi organizza degli eventi oppure chi è appassionato di una cosa qualsiasi di trovare altre persone interessate allo stesso identico argomento.
Oltre a questa funzione, sempre in quella sessione di aggiornamenti e miglioramenti dell’applicazione è stata introdotta anche la funzione Persone vicine a te. Funzione che offre la possibilità in base alla tua posizione, così come per i gruppi geo localizzati, di trovare persone entro un massimo di 12 km. Diciamo che questa è una “versione di Tinder” incorporata in Telegram, che tra le altre cose non è neanche una cosa nuova, ma presente anche in altre applicazioni per la messaggistica e altri social.
Insomma tra una cosa e l’altra, ma soprattutto dopo mesi di sviluppo e miglioramenti il 13 Febbraio 2020 viene rilasciata la versione 2.0 per la funzione Persone vicine. Funzione che in questo caso è stata presa in considerazione e analizzata da Matteo nel suo video odierno su Youtube e da cui poi è nato questo post.
Quindi a questo punto andiamo a vedere la risposta alla domanda:
Stalking con Telegram: Si o No?
La risposta a questa domanda è Si e No. Sfortunatamente questa è la risposta, perché in realtà dipende sempre da chi utilizza l’applicazione e la funzione, ma soprattutto lo scopo per cui lo fa.
Va anche detto questo, che voi potete localizzare gli altri, ma gli altri possono localizzare voi oppure nessuno può localizzare nessuno.
Il tutto dipende se avete attivato la geo-localizzazione in Telegram e soprattutto siete andati su Contatti > Trova persone vicine a te e cliccato su Rendimi visibile. Solo da questo momento in poi sarete visibili a tutti quelli che hanno fatto lo stesso identico passaggio, cioè quello che vi ho indicato prima. Quindi da questo momento in poi resterete attivi e visibili, finché nella stessa schermata non cliccate su Interrompi visibilità. Questo significa che dal momento in cui avete scelto di interrompere la visibilità, nessuno vi vedrà nella lista delle persone vine a lui/lei.
Certamente la funzione può essere utilizzata in modo inopportuno e poco raccomandato, come lo stesso Matteo dice. Infatti sono d’accordo con il fatto che imbecilli capaci di utilizzare i pollici opponibili, possano utilizzare la funzione per cercare una persona in particolare, che è vicina a loro e partire alla ricerca fino a che non la trovano.
È vero quello che dice Matteo che uno potrebbe sfruttare questa funzione per realizzare un tool che fa mapping. Però allo stesso tempo mi chiedo, perché uno deve perdere il tempo su Telegram che ha un raggio massimo di 12 km, quando con Tinder il range è molto più alto e il risultato è molto migliore.
Certo qui si parla di imbecilli capaci di utilizzare i pollici opponibili che possono prendere questa funzione e utilizzarla per altri scopi, quindi giustamente Telegram dovrebbe andare fare un altro piccolo intervento su questa funzione che vada ben oltre al messaggio:
Gli utenti nelle vicinanze potranno visualizzare il tuo profilo e inviarti messaggi. Questo può aiutarti a trovare nuovi amici, ma potrebbe anche attirare un’eccessiva attenzione. Puoi interrompere la condivisione del tuo profilo in qualsiasi momento.
Il tuo numero di telefono rimarrà nascosto.
Mi verrebbe in mente un auto spegnimento della funzione dopo 10 minuti dall’abbandono della schermata Persone vicine oppure non appena Telegram finisce in background. Un’altra funzionalità che mi verrebbe in mente su due piedi è la possibilità di offrire una posizione fittizia di diversi metri.
Quindi la risposta alla domanda è SI, nel momento in cui dall’altra parte dello schermo troviamo l’imbecille capace di utilizzare i pollici opponibili solo per fare del male al prossimo. Invece la risposta è No, se te, utente che scegli di utilizzare questa funzione hai l’accortezza di stare attento in quello che fai e come la utilizzi.
Conclusione:
Come detto stimo Matteo Flora e apprezzo quando tira fuori alcune cose che in casa Telegram non vanno, questo perché mi danno la possibilità di riflettere e soprattutto mi preparano per il futuro, cioè quando una delle tante persone che viene ad ascoltarmi agli eventi decide di farmi domande spinose come questa.
Allo stesso tempo non sono d’accordo con Matteo su una cosa, cioè non si può colpevolizzare chi realizza un’applicazione per come questa viene utilizzata o per come qualcuno potrebbe utilizzarla e utilizzare le sue varie funzionalità. Perché se così fosse, allora dobbiamo andare a prendercela con chi produce coltelli, chi produce pistole, chi produce automobili e chi produce treni. Come ben sappiamo nessuno di questi strumenti ferisce oppure ammazza una persona di proposito oppure perché gli è stato detto di farlo, ma c’è sempre una persona dall’altra parte che utilizza il mezzo per ledere, ferire o ammazzare il prossimo.
Sia chiaro non voglio difendere Telegram, nonostante io dedichi moltissime ore della mia vita a questa applicazione e questo mondo, però non trovo giusto che venga preso di mira come progetto perché una massa di imbecilli che respirano la nostra stessa aria decidono di utilizzarla per fare del male al prossimo, violare le leggi del copyright e così via.
Quindi per il momento questo è tutto, poi come al solito vi aspettiamo sul nostro canale ufficiale su Telegram, ma anche nel supergruppo InsideTelegramLab. Poi se avete qualche secondo per dirci la vostra su questo aggiornamento, vi aspettiamo qui sotto.