Ogni tanto salta fuori questa notizia, sul fatto che Telegram è in vendita oppure che qualche società sia disposta ad acquistarla per milioni o miliardi di dollari. Diciamo che più o meno è quello che è successo recentemente, e che ha fatto infuriare il papà di questa applicazione e di questo ecosistema che sta diventando sempre più un social media.

pavel durov ceo telegram

Telegram in numeri

Insomma l’applicazione per la messaggistica e tutto l’ecosistema Telegram, che come viene definita dagli stessi sviluppatori “a prova di hacker”, è stata recentemente valutata intorno ai 5 miliardi di dollari. Non male per un’applicazione che ha 4 anni di vita e che deve competere con dei colossi come WhatsApp e Facebook Messenger. Però anche Telegram ha i suoi numeri, che non sono da sottovalutare e che sono sicuramente in forte crescita.

Come prima cosa, stiamo parlando di qualcosa come 180 milioni di utenti attivi al mondo mensilmente (un grosso balzo in avanti, rispetto ai 100 milioni di utenti attivi al mese segnato nel lontano Febbraio 2016), 40 milioni solo in Iran, abbiamo un quasi 3.5 milioni in Italia e nel mentre ogni giorno livello mondiale ci sono mezzo milioni di utenti che scelgono di scaricare, installare e utilizzare questa applicazione.

Ovviamente in molti ancor oggi si chiedono come fa a mantenere su questo progetto. Domanda legittima e la risposta sta in questi numeri, che lo stesso Pavel Durov dichiara di avere. Quando ha venduto la sua quota del social network VK.com si è portato a casa qualcosa come 300 milioni di dollari. Poi nel suo capitale finanziario c’è anche una somma di 2.000 bitcoin (spicci insomma con quello che costa oggi un bitcoin).

Sempre parlando di numeri, Pavel Durov, nella sua ultima intervista a Blomberg dichiara che Telegram da solo costituisce il 40% del totale traffico internet dell’Iran. Non solo esso dichiara che attualmente a livello globale Telegram ospita 500.000 Canali all’interno dei quali gli utenti possono trovare le più disparate informazioni.

Nell’intervista Durov dichiara anche che il prossimo anno ci sarà qualcosa di grande, poi che è molto probabile che dall’anno prossimo Telegram inizierà a monetizzare. Non si conosce bene ancora come, ma è molto probabile che vi saranno alcune funzioni dedicate a chi utilizza o utilizzerà Telegram per il suo business. Chiudiamo questo paragrafo con questa citazione: “solo quanto basta per finanziare l’espansione”

Conclusione

Insomma Telegram è in forte crescita, ha sicuramente un traffico maggiore in quei paesi dove la censura blocca oppure controlla social come Twitter, Facebook, Youtube e non solo. Telegram ha ancora dalla sua parte una buona base economica, visto che da sempre Pavel Durov dichiara di aver il capitale necessario per tenere su tutta la struttura e i vari costi, ma un pò come lo diciamo da sempre deve arrivare quel momento in cui non tutto sarà gratis. In effetti nelle FAQ di Telegram c’è da sempre questa affermazione: “Se Telegram terminerà i fondi, inviteremo i nostri utenti a donare, oppure aggiungeremo funzionalità non essenziali a pagamento”.

Insomma adesso a voi la parola, che cosa ne pensate di questa cosa, che cosa ne pensate di questi numeri e che cosa vi aspettate in futuro? Lasciateci le risposte e le vostre impressioni nei commenti qui sotto.

Come al solito, vi aspettiamo sul nostro canale ufficiale su Telegram, ma anche nel supergruppo InsideTelegramLab e nel canale InsiDevCode.

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