Stando alle ultimi notizie e agli ultimi rumors in rete, la società Telegram LLC, sta prendendo sempre di più in considerazione l’idea di lanciare il proprio ICO per il Telegram Open Network (TON), già da quest’anno.
Però prima di andare avanti, andiamo a vedere che cosa significa ICO e blockchain. Visto che per affrontare questo argomento, non possiamo non dare una definizione e una spiegazione a questi due termini.
Indice
Che cos’è l’ICO?
ICO è l’acronimo di Initial coin offering, in sigla tradotta letteralmente: Offerta di moneta iniziale.
Le prime ICO furono lanciate per raccogliere fondi per nuove criptovalute, mentre oggi ci troviamo davanti a diverse ICO che vengono usate per qualsiasi scopo. Quando le ICO vengono usate per le criptovalute, generalmente vengono venduti dei token in cambio di denaro.
Le ICO a differenza delle OPA (Offerta Pubblica di Acquisto), l’acquisizione dei token non è regolamentata dal governo.
La prima ICO fu lanciata e presentata del lontano 2013, questa servi per il lancio della criptovaluta Mastercoin. Qualche mese più tardi, cioè nel 2014 venne creata una ICO per la raccolta di denaro dedicato alla criptovaluta Ethereum.
Che cos’è una blockchain?
Blockchain tradotto in italiano letteralmente significa catena di blocchi, è una lista in continua crescita di record, chiamati blocks, che sono collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia.
Ogni blocco della catena contiene un Puntatore hash come collegamento al blocco precedente, un timestamp e i dati della transazione.
Blockchain, è fondamentalmente un registro aperto e distribuito che può registrare le transazioni tra due parti in modo efficiente, verificabile e permanente. Per questo utilizzo, questo database sfrutta una rete Peer-to-peer che si collega ad un protocollo per la convalida dei nuovi blocks.
Se volte approfondire questo argomento blockchain, vi invitiamo a leggere questo articolo: Blockchain: cos’è, come funziona e gli ambiti applicativi in Italia.
Telegram Open Network (TON)
Bene adesso che abbiamo scoperto che cos’è un’ICO e un blockchain, andiamo a vedere che cosa ha in mente e in serbo per noi Telegram.
Stando a quanto riferito dalla testa giornalistica on-line TechCrunch, ma anche da altre fonti che seguono con molta attenzione il discorso collegato al “Telegram Open Network” (TON), questa nuova piattaforma sarà una nuova blockchain di “terza generazione” con capacità e caratteristiche superiori a quanto visto fino ad oggi.
Pare che Pavel Durov sia pronto a lanciare una quantità di monete iniziale in pre-vendita, rendendo di fatto questa ICO una delle più grandi fino ad oggi. Questo perché Telegram, a differenza di altre criptovalute e altre applicazioni, ha dalla sua parte un bacino di 180 milioni di utenti attivi al mese, 500.000 nuove iscrizioni giornaliere e 70 miliardi di messaggi al giorno. Almeno questi sono i dati comparsi qualche settimana fa in un leaked teaser dedicato a TON:
Road Map Telegram Open Network (TON)
La cosa strana e allo stesso tempo interessante, è che a quanto pare Pavel Durov e il team impegnato nello sviluppo di tutto l’ecosistema Telegram, stia lavorando da alcuni anni al Telegram Open Network. Infatti nei giorni scorsi è trapelata in rete una road map dedicata a TON:
Sebbene non ci siano dettagli ufficiali da parte di Telegram per quanto riguarda TON, questa road map pare essere molto valida perché pare arrivi da qualcuno che ci lavora all’interno di questo progetto.
In poche parole, da quello che possiamo vedere nell’immagine qui sopra il Telegram Open Network vedrà la luce già nel 2018, ovviamente inizialmente ci sarà una piccola fase di test, poi verrà rilasciata una distribuzione stabile e il lancio di un portafoglio Telegram, mentre i servizi aggiuntivi verranno implementati nel 2019.
La stessa fonte ha anche rivelato i piani per l’ICO di Telegram che sarà lanciato intorno a Marzo 2018, con il suo token nativo che prenderà il nome di “Gram”, che sarà in vendita per circa 1,20 dollari.
Questa affermazione pare essere convalidata oggi anche dai giornalisti di TechCrunch, cioè che Telegram LLC ha l’intenzione di prendere in considerazione l’eventualità di raccogliere fino a 500 milioni di dollari dalla vendita pre-ICO, per arrivare poi ad un potenziale valore simbolico totale compreso tra i 3 e i 5 miliardi.
Se queste saranno le scelte strategiche e queste cifre verranno confermate, il lancio della propria criptovaluta da parte di Telegram renderebbero questo evento probabilmente il più grande lancio privato di criptovaluta fino ad oggi dopo Tezos. Infatti Tezos nel mese di Luglio 2017 ha raccolto oltre 230 milioni di dollari.
Sicuramente l’idea di fare una pre-vendita pre-ICO sarà il sistema migliore non solo per testare la piattaforma, ma anche per attirare nuovi investitori, prima di un lancio stabile di tutta la struttura. Pare anche che agli investitori che vorranno approfittarne della pre-vendita potrebbe essere richiesto di effettuare un buy-in minimo di 20 milioni di dollari, mentre sei sei amico di Pavel Durov vi basteranno anche meno.
Stando a quanto affermato da diverse fonti e da quello che in queste settimane è comparso in rete a riguardo, pare che l’ICO dedicato al Telegram Open Network richiederà una moneta reale per il buy-in e sarà molto probabilmente il dollaro USA questa moneta. Quindi molto probabilmente verranno esclusi e chiamati fuori dal buy-in coloro che hanno un portafoglio di criptovalute Bitcoin o Ether, etc.
Come sarà strutturata l’infrastruttura Telegram Open Network (TON)?
Dai vari rumors e soprattutto stando alle fonti di TechCrunch, pare che Pavel Durov per Telegram Open Network (TON) ha deciso di combinare un’infrastruttura centralizzata e decentralizzata, questo perché una rete completamente decentralizzata è non scalabile velocemente come una che ha alcuni elementi di centralizzazione.
Ecco perché Telegram Open Network (TON) deve possedere la propria blockchain.
Da qualche parte la fuori nella grande rete pare che ci sia un white paper di ben 132 pagine (non l’abbiamo ancora trovato questo documento per potervelo linkare), in cui viene delineata la struttura di Telegram Open Network:
- TON Services
- TON DNS
- TON Payments
- TON Blockchain
Inoltre nel white paper viene indicato come sarà distribuito
tutto il valore il 4% della fornitura di Gram (cioè 200 milioni di gram) sarà riservata al team di sviluppo di Telegram con un periodo di vesting di quattro anni. I fratelli Durov attraverso la società Telegram LLC prevede inoltre di mantenere “almeno il 52%” dell’intera fornitura di criptovaluta Gram per proteggerlo dal trading speculativo e mantenere la flessibilità. Il restante 44% sarà venduto sia nella vendita pubblica che in quella privata.
Ovviamente la valuta sarà elencata su piattaforme esterne e utilizzata all’interno dell’app Telegram.
Conclusione:
Insomma se fino a qualche tempo fa Telegram Open Network (TON) sembrava essere una supposizione e anche lo stesso Pavel Durov aveva detto di non credere a quanto affermato in giro per il web, pare che oggi il tutto inizi a prendere dei contorni molto ben definiti.
Sicuramente quello che abbiamo fatto e detto oggi per questo post dedicato a Telegram Open Network (TON) e a quanto detto nell’articolo dedicato a TransCrypt, è sicuramente l’inizio. Molto probabilmente nelle prossime settimane, avremo ulteriori dettagli e ulteriori informazioni.
Insomma adesso a voi la parola, che cosa ne pensate di questa cosa, che cosa ne pensate di questa scelta e che cosa vi aspettate in futuro? Oltre alla criptovaluta, che cosa vi aspettate di trovare nel Telegram del 2018? Lasciateci le risposte e le vostre impressioni nei commenti qui sotto.
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Grazie ragazzi per averci citati nell’articolo! Ci vediamo in t.me/OpenGramItalia ??
è il minimo che potevamo fare 😉