Vi sembrerà strano però è già passato un anno da quando quando la corte di Tagansky di Mosca ha deciso di bloccare immediatamente Telegram in Russia. Da quel 13 Aprile 2018 sono passati tanti giorni e sono successe molte cose, ma nulla di tutto ciò ha impedito a Telegram di restare competitivo sul territorio della federazione russa.

Quindi è giunto il momento i fare il punto della situazione, soprattutto alla luce di alcuni numeri e articoli freschissimi lanciato negli ultimi giorni dai nostri amici russi che seguiamo da vicino. Questo significa che dovete mettervi comodi perché le cose da raccontare sono tante e per dire la verità alcune sono molto interessanti.

Il blocco in Russia di Telegram: la situazione attuale

Telegram in Russia si prendere il terzo posto!

Qualcuno si sarebbe aspettato di veder sparire Telegram dalla faccia della Terra, almeno per quello che riguarda il territorio della federazione russa. Almeno questo è quello che si augurava Alexander Zharov e tutta la Roskomnadzor.

Non solo Telegram non è sparito, ma in quest’ultimo anno si è preso il terzo gradino del podio, diventando così la terza applicazione per la messaggistica più utilizzata dai russi.

Stando ai dati Mediascope nel mese di Febbraio 2019, l’audience giornaliera di Telegram ha raggiunto i 4,4 milioni di di utenti di grandi città con una popolazione di oltre 100 mila persone. Le uniche rivali che hanno fatto meglio sono WhatsApp (19,9 milioni) e Viber (10,3 milioni).

audience mensile telegram in russia

Sempre nel mese di Febbraio, stando ai dati Mediascope, abbiamo scoperto che il pubblico mensile di Telegram in Russia è di 10,9 milioni di persone.

crescita utenti telegram in russia in un anno

Insomma già con questi grafici e questi numeri possiamo dire che il blocco di Telegram in Russia non ha avuto il risultato desiderato da Alexander Zharov e tutta la Roskomnadzor. Anzi si può dire che hanno fatto tanta pubblicità gratuita a Telegram, spingendo gli abitanti delle grandi città (quelle con oltre 100.000 abitanti) a scaricare e utilizzare questa applicazione.

Telegram è stato bloccato? Non lo sapevo!

Qualche giorno fa i ragazzi di TgStat hanno lanciato un sondaggio molto analogo a quello lanciato da noi nei messi scorsi. Da questi primi dati è risultato che su 67 mila risposte, da parte di utenti russi la metà di loro ha risposto che non ne ha risentito degli effetti del blocco di Telegram in Russia.

Insomma il 48% degli utenti Telegram intervistati da TgStat ha dichiarato che utilizzano Telegram senza aver bisogno di proxy e VPN. Allo stesso tempo il 47% del pubblico dichiara di utilizzare strumenti di elusione e solo il 5% degli intervistati dice di soffrire per il blocco di Telegram in Russia.

audience telegram in russia

Sicuramente Alexander Zharov e tutta la Roskomnadzor stanno festeggiando che almeno il 5% degli intervistati ha risposto che soffre per il blocco di Telegram.

Sicuramente la copertura media è calata! No, anzi è migliorata.

Secondo Medialogia, il numero medio di visualizzazioni di un post nei 30 canali Telegram più popolari analizzati da loro, pare che prima del blocco (parliamo di Febbraio 2018) variava da 86.000 a 236.000, mentre a Febbraio di quest’anno queste cifre si aggirano da 111.000 a 408.000 visualizzazioni per post.

Sicuramente il pubblico del canale è calato! No, anche in questi casi è cresciuto.

Stando ai dati e alle analisi svolte dal servizio Telemetr pare che i canali di grandi dimensioni (stiamo parlando di quelli da almeno 100.000 abbonati) hanno una crescita costante di visualizzazioni e abbonati, nonostante tutti i problemi causati dal blocco di Telegram in Russia.

Noi di InsideTelegram frequentiamo spesso la piattaforma Telemetr e dobbiamo dire che è interessante vedere il traffico che generano i 49187 canali tra pubblici e privati che loro hanno inserito all’interno della loro piattaforma.

Non solo la copertura e il pubblico è in continua crescita rispetto ad un anno fa, ma anche il numero dei canali con oltre 500 membri è passato all’interno di questa piattaforma dai 24600 a ben 49187. Stiamo parlando di una crescita del +100%.

Conclusione

Insomma tutte queste analisi, grafici e cifre parlano in modo molto chiaro e dicono ad alta voce una cosa: negli ultimi 365 giorni, il blocco di Telegram in Russia non ha portato a nulla di fatto, anzi abbiamo capito che Telegram è più vivo che mai ed sta attivamente crescendo, sviluppandosi indipendentemente dai tentativi di Roskomnadzor di limitare l’accesso dei cittadini russi a questa piattaforma.

Noi ci fermiamo qui per il momento e vi confermiamo che l’audience di Telegram in Russia non diminuisce, adesso la palla passa a voi, diteci la vostra nei commenti qui sotto. Poi come al solito, vi aspettiamo sul nostro canale ufficiale su Telegram, ma anche nel supergruppo InsideTelegramLab e nel canale InsiDevCode.

PS: non vi preoccupare che pure in Italia Telegram gode di un’ottima salute, ma i questo ne parleremo prossimamente.

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