L’epidemia ha portato un cambiamento radicale nella nostra vita forzando aziende e istituzioni a reinventare il lavoro proiettandolo in versione Smart.
Moltissimi si sono lanciati in questo luogo sconosciuto avendo belle e brutte esperienze. C’è chi non vuole più tornare indietro e chi invece non vede l’ora di rivedere la sua scrivania, il suo ufficio e le relazioni con i suoi colleghi.

Chi invece ha subito un brusco cambiamento e, probabilmente, non vedrà una “normalità” a breve tempo, è la Scuola Italiana. L’Istituzione Scuola è certamente uno degli organismi statali più obsoleto anche se il suo pubblico, i ragazzini, sono quelli più digitalizzati. Il problema non solo risiede nelle strutture organizzative e amministrative ma, bensì, negli insegnanti che, molte volte, sono lontani anni luce dal mondo digitale. La Pandemia ha forzato un po’ tutti a reinventarsi e approfondire quegli aspetti del Web e della collaborazione a distanza che, fino a questo momento, erano visti come un qualcosa di alieno per l’Italia e per il sistema Scuola.

Le scelte fatte dai vari istituti e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono molteplici, chi si affida alle Google for Educational, chi a Microsoft Teams, chi a Weschool ecc.
Tutti però hanno necessità di comunicare ed essere più smart possibili e, molte volte, si cercano soluzioni gratuite e funzionali. In questo, alcuni istituti, hanno scelto Telegram come piattaforma principale di comunicazione tra docenti, comparto amministrativo, organizzativo e alunni.

La piattaforma di messaggistica di Pavel Durov è da tempo che non si limita solo a “far chattare” tra loro gli utenti ma, offre tantissime soluzioni di comunicazione utili proprio anche alla cooperazione, cerchiamo di osservare qualche aspetto utile proprio a questo spaccato organizzativo scolastico.

Telegram non necessita del numero.

Uno degli aspetti più interessanti di Telegram è la possibilità di chattare con gli utenti senza scambiarsi necessariamente il numero. Su Whatsapp infatti, per poter raggiungere un contatto, abbiamo bisogno del numero di telefono; su Telegram esiste il “nickname” per poter raggiungere l’utente. Inoltre, sempre dando un’occhio alla privacy, ogni utente su Telegram può occultare il proprio numero di telefono così da non darlo a tutti. Questo agevola enormemente la possibilità che ha un’insegnante verso gli alunni che, con Telegram, potrà sfruttare le potenzialità di una semplice chat ma restando sempre in anonimo senza dare il proprio numero ad ogni alunno.

Gli allegati su Telegram non pesano.

I nostri smartphone e computer hanno uno spazio sempre più limitato, e questo perché ogni app necessita dei suoi megabyte per essere utilizzata. Telegram ha le impostazioni giuste per salvaguardare lo spazio all’interno del proprio dispositivo. Oltre ad impostazioni particolari dove possiamo scegliere o meno se scaricate i contenuti, Telegram non salva nel nostro dispositivo il contenuto ma su server in cloud e questo significa che possiamo tenere la nostra app sempre leggera. Qualora cancellassimo i dati di Telegram per svuotarla dei contenuti, non significa aver perso del tutto il contenuto multimediale ma basterà entrare nella chat e rifare il download. Questo è un grossissimo aiuto per i docenti e gli alunni perché non tutti possono avere smartphone di ultima generazione o con grandi memorie.

Telegram: Canali e Gruppi Scolastici.

Telegram ha molteplici funzioni all’interno dei Gruppi e la sua gestione è più professionale rispetto ai gruppi di WhatsApp. Un esempio banale: ogni docente può porre delle domande a risposta multipla all’interno della chat di classe e attendere la risposta dagli alunni in modo “immediato” durante la video lezione. Si possono creare dei canali dedicati alla materia per dare contenuti multimediali di approfondimento per poi “discuterli” nel gruppo di classe. Insomma, tantissime opportunità ben sistemate e facili da fruire all’interno dell’app di Telegram che è stata potenziata grazie alla creazione delle Cartelle!

Telegram per la didattica a distanza

Va apprezzato che in ottica della didattica a distanza, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha comunicato l’attivazione di un canale Telegram dedicato alla didattica a distanza, dove vengono pubblicate anche le sue comunicazioni e soprattutto alcuni appuntamenti realizzati nella collaborazione con Rai Scuola.

#LaScuolaNonSiFerma
Canale Telegram #LaScuolaNonSiFerma

Telegram: dallo smartphone al PC.

Una delle forze di Telegram è la sua disponibilità multi-piattaforma. Infatti è presente non solo nello smartphone ma anche sui computer, sia come app dedicata che come app su Web. Queste sue potenzialità permettono un’integrazione importante con molteplici aspetti. Telegram funziona su Mac, su iPhone, su Android, su PC Windows, su Linux ed anche su un qualsiasi browser web. Questa versatilità dà alla Scuola opportunità non indifferenti perché si può usare uno strumento su tantissime piattaforme differenti tenendo però sempre le stesse specifiche tecniche e grafiche.

telegram per la didattica a distanza

In conclusione:

Telegram si pone come uno strumento utile a sostenere la comunicazione Didattica tra i Docenti, gli Alunni e l’Amministrazione Scolastica. Può essere complementare agli strumenti più complessi come Microsoft Teams o Google for Educational in quanto è snello, veloce e semplice come una qualsiasi chat. Inoltre lo possiamo tenere nel tempo, come strumento di comunicazione diretto tra alunni e insegnanti, anche quando questa Pandemia diverrà solo un brutto ricordo.

Conclusione

Abbiamo sempre sostenuto che il progetto InsideTelegram non è solo un progetto di pochi, ma è un progetto di tanti amanti di Telegram che vogliono mettersi in gioco. Ecco, qualora ce ne fosse bisogno questo post ne è la dimostrazione che è così. Infatti Andrea Parisi che è uno degli utenti attivi all’interno del nostro gruppo pubblico InsideTelegram Lab, ci ha dato una mano realizzando questo contenuto.

Speriamo che il post scritto da Andrea, sia di vostro gradimento e che sia il punto di partenza da cui partire per la scuola del futuro, che guarda sempre di più all’open-source, alla sicurezza e alla privacy dei propri studenti.

Se conoscete istituti che hanno adottato Telegram per la didattica a distanza oppure per restare semplicemente in contatto con i genitori e gli alluni, vi invitiamo a lasciare un commento qui sotto.

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